(Italian version available below)
The achingly charming landscape of Veneto’s small, unspoilt towns and its rolling hilltop countryside leaves you wondering why this region isn’t bursting with tourists. Veneto (here we are not talking about the obvious cities like Venice) is for serious culinary enthusiasts and for those who are in search of what it means to have an authentic experience. Of course, when one hears the word Veneto, one cannot go on without mentioning the word Prosecco.Without a doubt the gastronomy experience throughout Veneto matches the wine’s renowned reputation.
So, we thought it was time we seriously explore this area the only way we thought we could really do it justice: by cycling. Our three- day trip started at Bassano del Grappa with a pit stop in Marostica on the second day and finally ending in Cittadella. Along our journey we encountered ridiculously pretty towns busting with life, colour, historic traditions, cobbled streets and architectural masterpieces. The base for our short trip was the wonderful La Rosina hotel just outside of Bassano del Grappa and north of Marostica. Located at the top of a short climb- the food was excellent, in fact the hotel’s restaurant was selected by the Michelin Guide for its excellent quality – price ratio; the atmosphere was warm, the rooms were comfortable and elegantly designed and above all, it’s the perfect spot for cyclists.
Starting in Bassano del Grappa, like anyone else, our purpose was to try one thing: grappa. If you are a fan, then visiting its birthplace should be a rite of passage for you. But like us, you will be pleasantly surprised just how beautiful the town really is and how much more it has to offer. We recommend heading to the civic museum where you can admire the great works of Jacopo Bassano, Palladio and Canova. The town is also famous for its ceramics and we recommend visiting VBC Casa, where you can admire first-hand the intrinsically delicate pieces. Don’t forget to walk across the wooden Ponte Vecchio, the surrounding hilltops are utterly beautiful.
The following day we headed to Marostica. The surrounding fertile land provide all of Italy with red cherries for which the area is famous for. We make a quick pit stop for a coffee and a chat with locals to find out that the city is known for its ‘Partita a scacchi a personaggi viventi’ that takes place every two years where a giant chess game is enacted with human pieces. The idea seems slightly bizarre and you can’t quite picture until you see it, but the locals assure me that anyone will be able to get into the spirit of it. The two castles dominate the immediate scenery of Marostica. Castello Inferiore located in the piazza and Castello Superiore, located above the town. The trick is to walk (or cycle as we did) starting from the bottom, the view from above rewards itself alone.
The next day whilst heading to Cittadella we had the great pleasure of cycling through the cobbled path known (only by locals) as La Tisa which remarkably resembled the classic race of the north in Belgium (those cycling enthusiasts will know what I am talking about). The path was all in all about 400 metres and we can’t say the terrain wasn’t tuff but luckily, we were in no rush and we were able to take our time enjoying the surrounding scenery. After a somewhat strenuous cycle, we approached the outskirts of Cittadella and were completely amazed. The entire town is enclosed by a 30-metre-high ancient wall with five doors, draw bridges and shutters as though it was taken straight from a medieval history book. In fact, we quickly learnt that it was the only walled off city in all of Europe to have a medieval chemin de ronde, elliptical in shape and completely walkable. It was utterly remarkable for the eyes. The wall was constructed for military purposes back in the 13th century so the city could defend itself against the time of strife between Treviso. As we entered the city and cycled through the narrow, cobbled streets we found the overbearing Duomo at centre stage. Here, you can find the interesting art works of Palma il Giovane. Don’t miss the Casa del Capitano. It has a series of frescoes that documents events that shaped the town’s history.
Tre giorni tra le città murate del Veneto, su due ruote e in totale armonia con la natura
Il Veneto, terra di esperienze autentiche per la sua cucina, i vini, l’architettura delle sue ville, la cultura, è la meta che abbiamo scelto per il nostro viaggio su due ruote. A città come Venezia o Verona, abbiamo preferito piccole cittadine e il girarle in bicicletta ci ha permesso di apprezzarne appieno paesaggi unici e luoghi incantevoli da raccontarvi.
Il nostro tour di tre giorni si ripropone di seguire percorsi come Bassano del Grappa, Marostica e Cittadella, ripercorrendo le strade toccate dagli ultimi Campionati Italiani di Ciclismo, organizzati dal famoso ciclista Filippo Pozzato.
Lungo il nostro itinerario abbiamo attraversato città piene di vita, colori, tradizioni storiche, strade in ciottolato e capolavori architettonici. La nostra base, La Rosina 1917, un luxury design hotel situato sulle colline marosticensi, appena fuori Bassano del Grappa ed a nord di Marostica.
La struttura, perfetta per accogliere chi come noi decide di visitare la zona in bicicletta, mette a disposizione dei clienti e-bikes, biciclette assistite, gratuitamente. Il suo proprietario, Gaetano Lunardon è un vero appassionato, tanto da ospitare sulla proprietà un tempietto, la Chiesetta della Madonna del Ciclista, con opere di artisti locali e cimeli legati al mondo del ciclismo.
In cima all’omonima salita ci attende La Rosina 1917, fornita di un ottimo ristorante selezionato dalla Guida Michelin per l’eccellente rapporto qualità/prezzo, mette a disposizione stanze dal design innovativo, eleganti e confortevoli.
La prima tappa del nostro tour ci porta a Bassano del Grappa, desiderosi di attraversare il Ponte Vecchio (oggi ponte degli Alpini), struttura in legno più volte ricostruita, sempre rispettando il disegno originale del Palladio del 1569, uno dei luoghi più affascinati e romantici d’Italia.
Da non perdere il Castello degli Ezzelini, la cinta muraria, il Duomo, l’antica Porta delle Grazie e il Museo Civico, dove si possono ammirare le grandi opere di Jacopo da Bassano, Canova ed il celebre crocifisso del Guariento. Nella cittadina, famosa anche per le sue ceramiche, possibile inoltre visitare il Museo della Ceramica Giuseppe Roi a Palazzo Sturm, una bella dimora settecentesca, con 1200 opere artigianali di grande pregio.
Per un pranzo veloce suggeriamo la “Trattoria Bigoleria da Alice” situata a due passi dalla stazione ferroviaria. Semplice ed economica, “da Alice” serve un’ eccellente carne alla griglia ed ottimi piatti di pasta, tra cui i bigoli, specialità del posto. La nostra giornata a Bassano si conclude con un classico aperitivo da “Osteria Nardini”, qui abbiamo voluto degustare la grappa che proprio nella distilleria Nardini fu prodotta per la prima volta nel 1779 con il metodo della distillazione a vapore. Non neghiamo che il ritorno verso La Rosina, in salita, è stato un tantino più complicato del previsto!
Tappa successiva, Marostica, nelle cuifertili campagne che la circondano viene coltivata la rinomata ciliegia rossa richiesta in tutta Italia. La zona è famosa anche per questo, con i suoi alberi in fiore che in primavera rappresentano uno spettacolo imperdibile.
Marostica è nota per il “Partita a scacchi a personaggi viventi”che si svolge ogni due anni ed in cui viene rappresentata una partita con personaggi viventi. La leggenda racconta che Taddeo Parisio, Signore di Marostica, nutrendo dubbi sulla scelta del futuro marito della figlia prediletta abbia fatto sfidare a scacchi i due rivali in amore, entrambi nobili e valorosi guerrieri, per evitare un cruento duello.
Il vincitore avrebbe pertanto sposato la figlia prediletta, mentre al perdente sarebbe stata concessa la mano dell’altra figlia. La piazza, circondata da eleganti porticati, è considerata una delle più belle d’Italia. Dominata dal Castello Inferiore, al suo interno si può visitare la mostra dei costumi indossati durante la partita a scacchi, ed ammirare la sala del Consiglio delle armi e del Governatore. Dalla Piazza degli Scacchi, piena di eleganti bar e ristoranti, si può ammirare il Castello Superiore.
Se siete come noi appassionati pedalatori, il Muro della Tisa, in località Colceresa, è davvero imperdibile. Si tratta di circa 500 metri di strada in pavé con pendenze durissime (gli appassionati di ciclismo sapranno di cosa stiamo parlando), una salitella da Giro delle Fiandre che abbiamo deciso di affrontare prima del ritorno. Stanchi ma felici, siamo tornati alla base dove abbiamo cenato apprezzando alcune eccellenze dell’ eno-gastronomia locale: bigoli al ragù d’anatra, baccalà alla vicentina con polenta, tiramisù e Prosecco. Al nostro arrivo a Cittadella, ultima tappa, siamo rimasti completamente sbalorditi.
Un’autentica fortezza come quelle che si vedono sui libri di storia medievale, circondava l’intera città, racchiusa da un antico muro alto 30 metri con cinque porte, ponti levatoi e sedici torri.
Cittadella è l’unica città murata medioevale in tutta Europa ad avere uno camminamento di ronda di forma ellittica e completamente percorribile. Tutto assolutamente straordinario. Il muro, costruito per scopi militari nel XIII secolo, in modo che la città potesse difendersi da Treviso e Vicenza.
Entrati in città, abbiamo visitato, il Torrione di Porta Treviso e la medievale Torre di Malta, usata come camera di tortura da Ezzelino da Romano e menzionata anche da Dante nella Divina Commedia. Continuando con la nostra pedalata per le strette strade in ciottolato ci siamo trovati di fronte l’imponente Duomo che domina la piazza centrale della città e che ospita al suo interno le interessanti opere d’arte di Palma il Giovane ed un famoso dipinto di Jacopo da Bassano.
Da non perdere la Casa del Capitano con una serie di affreschi raffiguranti gli eventi che hanno segnato la storia della città.
Il nostro è stato un tour bellissimo, all’aria aperta per prevenire ogni rischio di Covid 19, in perfetta sintonia con i tempi che stiamo vivendo.
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